Il 2016 è l’annata apistica più tragica degli ultimi 35 anni. L’allarme lanciato dal presidente dell’Osservatorio Nazionale Miele Giancarlo Naldi e dal presidente Conapi (Consorzio nazionale Apicoltori) Diego Pagani, è stato ampiamente ripreso dai media.I cambiamenti climatici e l’effetto dei pesticidi in agricoltura sono le principali causee di un calo produttivo del 70%. Con dati d’insieme, su tutto il territorio nazionale, ancora peggiori della terribile annata 2008, con estese morie di api, provocate dall’uso di concianti insetticidi neonicotonoidi
nelle colture del mais.
I numeri del conferimento dei diversi mieli, da parte dei soci alla cooperativa Conapi, parlano da soli: l’acacia bio è passata dalle 437 tonnellate del 2015 alle 184 tonnellate di quest’anno; il miele di acacia convenzionale è precipitato da 266 a 91 tonnellate; il miele di agrumi è sceso da 54 a 35 tonnellate per la produzione bio e da 174 a 148 tonnellate per quella convenzionale.
Prevedibili conseguenze di quest’annata negativa come non mai: incremento dei prezzi di mercato e l’ingresso in Italia di miele di importazione di dubbia provenienza e qualità.
Il vice ministro Olivero si è impegnato a realizzare l’aumento dei controlli su adulterazioni e frodi e il rifinanziamento progetto di monitoraggio nazionale Beenet, sullo stato di salute dell’allevamento apistico nello stivale.
“Siamo certi che potremo contare ancora sul sostegno del Ministero che ha ben presente l’importanza strategica del comparto e che sarà sostenuto dalla collaborazione degli apicoltori – afferma Diego Pagani – Mentre agli estimatori di miele chiediamo di porre la massima attenzione alla qualità del prodotto acquistato, controllandone con attenzione anche la provenienza e abituandosi tra l’altro a cercare il miele che, nell’annata in corso, è stato più abbondante, come per esempio è avvenuto per il coriandolo nel 2016”.
“In annate difficili come quella in corso – ha affermato il vice ministro – sono più frequenti i casi di frode e le miscelazioni. Nei primi sei mesi dell’anno Icqrf (l’Ispettorato centrale della tutela della qualit e repressione frodi dei prodotti agroalimentari) ha già effettuato oltre 300 controlli, e la tendenza è la crescita dei monitoraggi ma anche l’affinamento della lotta agli illeciti. Mi assumo l’impegno di potenziare i controlli contro eventuali sostituzioni dei prodotti; non soltanto difesa dell’italianità ma un impegno per la valorizzazione della qualità del miele nazionale. Faremo inoltre campagne di informazione nelle scuole e tra i cittadini-consumatori”.
La notizia ripresa dai media:
TG5 – Corriere della Sera – La Repubblica – ANSA – WIRED – Quotidiano.net – NuovaVenezia
fonte: http://www.mieliditalia.it