Sicilia pronta per la svolta agroecologica, all’Ars approvata la legge

Tutela della biodiversità, del suolo, dell’acqua, della salute dei cittadini e dei preziosi insetti impollinatori. Tutto questo sarà possibile in Sicilia grazie alla progressiva conversione verso un modello rurale “agroecologico”. Adesso sarà più facile grazie agli strumenti messi in campo dalla legge sull’agroecologia approvata ieri all’Ars e che, per prima in Europa, recepisce gli obiettivi congiunti del Farm to Fork e della strategia dell’Ue sulla biodiversità per il 2030. Obiettivi che prevedono, tra gli altri, la riduzione del 50% dell’uso di biocidi e il rischio che rappresentano entro il 2030, la riduzione del 50% dell’uso dei pesticidi più pericolosi entro il 2030, la tutela e l’incremento della biodiversità naturale ed agricola e il miglioramento ed incremento della rete di zone protette. Con l’entrata in vigore di questa legge si attuerà quella conversione agroecologica necessaria per la salvaguardia delle produzioni locali, del reddito degli agricoltori e della biodiversità agricola e naturale. Verrà anche ridotto l’uso dei prodotti di sintesi quali insetticidi, diserbanti, ecc. molto dannosi non solo per l’ecosistema ma anche per la salute dei cittadini.

La legge prevede, fra l’altro, sanzioni per chi viola il divieto all’utilizzo dei pesticidi banditi e la possibilità di accedere a finanziamenti pubblici, regionali, nazionali ed europei per le aziende considerate agroecologiche.

Tra gli obiettivi della legge, inoltre, anche la promozione e l’elaborazione di un piano di ricerca per lo sviluppo di un sistema informatico integrato mediante l’utilizzo di tecniche di precisione innovative come la sensoristica, la diagnostica e la meccanica di precisione biotecnologica applicate ai sistemi agroalimentari, forestali e zootecnici, al fine di incentivare processi produttivi virtuosi orientati sempre più verso uno sviluppo sostenibile inteso come riduzione degli impatti produttivi sull’ambiente e sul clima.

«L’Ars approva all’unanimità ancora una volta la mia proposta – afferma Valentina Palmeri, deputata regionale del Gruppo Misto e portavoce dei Verdi all’Ars, prima firmataria della legge – a dimostrazione che la qualità delle proposte supera le divisioni politiche».

«Per avviare la conversione agroecologica del sistema agricolo siciliano – spiega Palmeri – vengono adottate una serie di misure che, in sintesi, prevedono: incentivi e premialità, anche all’interno del prossimo Psr, per le aziende che introducono in azienda specie, varietà e razze autoctone; il riconoscimento di “azienda agroecologica” con le relative regole; una forte riduzione dell’uso dei biocidi tossici per tutti gli utilizzi in aree pubbliche; corsi di aggiornamento per i nostri agricoltori; un sistema di controlli e verifiche nelle importazioni e nelle produzioni; altre misure per agevolare la transizione agroecologica come indicato dalla Farm to Fork strategy (dal produttore al consumatore) dell’Unione Europea del maggio 2020».

«Abbiamo tenuto conto – afferma Angela Foti, vicepresidente dell’Ars e deputata regionale di Attiva Sicilia – delle indicazioni delle associazioni di categoria e del dibattito che si sta affrontando a Bruxelles sulla nuova Pac. La Sicilia è prima in Italia per agricoltura biologica, oggi aggiungiamo un nuovo tassello: quello di vedere il riconoscimento del sistema agroecologico. Un sistema che aggiunge un passaggio: si integrano pratiche a favore del territorio, della qualità dell’acqua, della biodiversità. Ma la legge prevede anche attività di formazione ed educazione verso queste pratiche. Il diritto alla salute e la certezza di quello che mettiamo nelle tavole, il principio di precauzione, entra così in una norma. Non posso non ringraziare la commissione III, il presidente Orazio Ragusa, l’assessore Toni Scilla e Dario Cartabellotta dirigente generale del Dipartimento agricoltura e gli uffici dell’Ars».

Fonte: https://www.siciliaverdemagazine.it/2021/07/22/sicilia-pronta-per-la-svolta-agroecologica-allars-approvata-la-legge/